Assunta
(lunedì 10 febbraio 2014)
Categoria: Malinconia
OGNI TANTO CI VUOLE ANCHE QUELLO.
19:05 DEL 10-02-2014Buonasera amici! Sono appena risalita in casa, ho passato il lunedì in cantina, un'apocalisse! Ho accumulato tanta di quella roba, da far invidia ad un rigattiere. Quante cose ormai da buttare, pensate i giochi didattici dei miei bambini ora adulti e genitori, non penso minimamente di passarli ai miei nipotini, i stessi giochi li hanno sui tablet, mi riderebbero dietro, libri di favole numerosissimi, storie che una volta incantavano i miei figli quando la sera li leggevo prima di andare a nanna: LA CAPANNA DELLO ZIO TOM, PICCOLE DONNE, IL PICCOLO LORD, VENTIMILA LEGHE SOTTO I MARI, una fila di libri ormai antichi, quaderni sin dalla prima elementare, che emozione sfogliarli, i primi tentennamenti nell'avventura scuola. Che nostalgia! Ora sono stanca, ho lavorato nella polvere come un mulo. fra poco dopo cena mi rilasserò un pochino ma ugualmente sarò quì con voi per due chiacchiere se ci sarete, se no: alla prossima!
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dora
(lunedì 10 febbraio 2014)
Mi fai venire i brividi! Pensa che io ho nel sottotetto, ancora degli scatoloni, mai più aperti, stivati lì sotto quando sono entrata in questa casa! (nel '92). L'unica consolazione è che in tutti (sono quattro o cinque), c'è l'elenco del contenuto. Quanto ai libri....pensa che oltre a quelli per bambini, le varie enciclopedie, e quelli scolastici, ci sono decine di romanzi, un centinaio di gialli (che io adoro) e.....tutti i libri di medicina miei e di mio marito. Pezzi di antiquariato, ormai. Ogni volta che ho bisogno di un aggiornamento, infatti, ora lo trovo rapidissimamente su google. Che fine dovrò fargli fare? Questa è una delle incombenze del post-pensione, ma ....mi vengono i brividi a pensarci. A più tardi.
Assunta
(lunedì 10 febbraio 2014)
20:12 del 10-02-2014
I brividi cara Dora sono venuti a me, sono scesa in cantina con il proposito di buttare tutto, ma non ne sono stata capace, ho riordinato i libri ed i quaderni in uno scaffale, ho cercato di liberarmi di cose più.......inutili, ma tutto ciò che riguardava i miei.....bambini l'ho tenuto, pensa mi ha fatto tenerezza un diario personale di mia figlia Katia poco più che adolescente, ha ancora il suo lucchetto che io non ho nemmeno forzato, domani lo porterò a lei, poi una sua scatola piena di stupidaggini di quando era fidanzata, ma che erano importanti per lei, i biglietti del tram di Milano di quando andavano a spasso, i scontrini delle pizzerie, bigliettini d'amore, e persino un tappo di spumante con la data. tutto sistematicamente con data e cuore con "Marco amore mio". Sapesse che ne sto parlando, lei così riservata, non so cosa mi direbbe. Anche lei ha a casa i libri infermieristici e mi dice che li consulta molto spesso. Il problema sarà la libreria di casa, una miriade di libri anche molto vecchi, collane di classici di scrittori italiani e stranieri, e poi una collana di cento classici della letteratura che appartenevano alla mia mamma del 1955, non ti dico poi dei dischi di opera quelli che se andavano per terra finivano a pezzi, della "voce del padrone" per capirci quelli che hanno l'effigie di un cane con il muso dentro la tromba di un grammofono. Dulcis in fundo, i fotoromanzi (pochi), ma penso che dovrò buttarli, sono quelli in cui come interprete fra gli altri c'era mio padre prima che lavorasse al cinema, penso che hanno le tarme della carta, quindi come dicevo dovrò buttarli. Basta non scrivo più nulla, se no viene fuori la lunghezza dei papiri, comunque sia i ricordi sono sempre li freschi e presenti nella nostra memoria.
I brividi cara Dora sono venuti a me, sono scesa in cantina con il proposito di buttare tutto, ma non ne sono stata capace, ho riordinato i libri ed i quaderni in uno scaffale, ho cercato di liberarmi di cose più.......inutili, ma tutto ciò che riguardava i miei.....bambini l'ho tenuto, pensa mi ha fatto tenerezza un diario personale di mia figlia Katia poco più che adolescente, ha ancora il suo lucchetto che io non ho nemmeno forzato, domani lo porterò a lei, poi una sua scatola piena di stupidaggini di quando era fidanzata, ma che erano importanti per lei, i biglietti del tram di Milano di quando andavano a spasso, i scontrini delle pizzerie, bigliettini d'amore, e persino un tappo di spumante con la data. tutto sistematicamente con data e cuore con "Marco amore mio". Sapesse che ne sto parlando, lei così riservata, non so cosa mi direbbe. Anche lei ha a casa i libri infermieristici e mi dice che li consulta molto spesso. Il problema sarà la libreria di casa, una miriade di libri anche molto vecchi, collane di classici di scrittori italiani e stranieri, e poi una collana di cento classici della letteratura che appartenevano alla mia mamma del 1955, non ti dico poi dei dischi di opera quelli che se andavano per terra finivano a pezzi, della "voce del padrone" per capirci quelli che hanno l'effigie di un cane con il muso dentro la tromba di un grammofono. Dulcis in fundo, i fotoromanzi (pochi), ma penso che dovrò buttarli, sono quelli in cui come interprete fra gli altri c'era mio padre prima che lavorasse al cinema, penso che hanno le tarme della carta, quindi come dicevo dovrò buttarli. Basta non scrivo più nulla, se no viene fuori la lunghezza dei papiri, comunque sia i ricordi sono sempre li freschi e presenti nella nostra memoria.
mafalda
(lunedì 10 febbraio 2014)
Portar alla luce i vecchi scatoloni del ripostiglio ,è una cosa che non faccio mai con piacere perchè a volte i ricordi, quelli fatti di emozioni,mi riportano indietro nel tempo : la bomboniera del battesimo di mia figlia ,le foto che puntualmente venivano sviluppate, quella sciarpetta che fu l'ultimo lavoro di nonna ,il guanto di mamma che copriva l'intervento alla mano sinistra ......tracce che hanno segnato una pagina della mia storia.Eppure secondo una recente indagine, dell cose che teniamo a casa usiamo solo il 20% di cio' che possediamo , mentre il restante 80% sono cose superflue o che usiamo di rado .E allora perchè accumuliamo ?Ci avete mai pensato ?alcuni oggetti non li buttiamo malgrado il loro stato , perchè colmano dei vuoti interiori ,quasi a garantire una continuità con persone che non ci sono piu' o che non sono più le stesse di allora ,altre le conserviamo " chissa dovessero riusarsi "Poi una mattina ci svegliamo e diamo un taglio alle vecchie cose come a volerci staccare da quello che sino a ieri erano il nostro angolino dela memoria perché in fondo sono solo oggetti e i veri ricordi, quelli più cari , ritornano alla mente senza bisogno che sia un oggetto a riportarceli alla memoria .
Assunta
(martedì 11 febbraio 2014)
00:55 del 11-02-2014
Vedi mia cara amica. Visto che siamo in vena di nostalgia, ti voglio rivelare una cosa che mi fa sentire un po stupida, ma per me è importante. Ho nel cassetto lo scialle della mia mamma, nero fatto all'uncinetto dalle sue mani, ho la sua ultima camicia da notte, ebbene! Sono indumenti che non ho mai lavato, perchè ci affondo il viso e chiudendo gli occhi ho la sensazione di avere vicino lei, il suo odore è inconfondibile, borotalco schiuma di sciampagna e profumo chanel n°5, (la prendevo sempre in giro per un profumo così famoso), le dicevo mamma, non farai come la Merilyn Monroe che vai a letto soltanto con due gocce di profumo, non ti dico cosa rispondeva ridendo. Dicevo: lavare lo scialle della mia mamma, vorrebbe dire perdere il suo odore e quindi lo terrò così finchè durerà. Sono piccole manie che fanno stare bene, poi certamente i nostri cari li abbiamo nel cuore dentro di noi, però ogni singolo ed anche insignificante oggetto, ci porta a quella determinata occasione e ricordare è bello.
Vedi mia cara amica. Visto che siamo in vena di nostalgia, ti voglio rivelare una cosa che mi fa sentire un po stupida, ma per me è importante. Ho nel cassetto lo scialle della mia mamma, nero fatto all'uncinetto dalle sue mani, ho la sua ultima camicia da notte, ebbene! Sono indumenti che non ho mai lavato, perchè ci affondo il viso e chiudendo gli occhi ho la sensazione di avere vicino lei, il suo odore è inconfondibile, borotalco schiuma di sciampagna e profumo chanel n°5, (la prendevo sempre in giro per un profumo così famoso), le dicevo mamma, non farai come la Merilyn Monroe che vai a letto soltanto con due gocce di profumo, non ti dico cosa rispondeva ridendo. Dicevo: lavare lo scialle della mia mamma, vorrebbe dire perdere il suo odore e quindi lo terrò così finchè durerà. Sono piccole manie che fanno stare bene, poi certamente i nostri cari li abbiamo nel cuore dentro di noi, però ogni singolo ed anche insignificante oggetto, ci porta a quella determinata occasione e ricordare è bello.
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